Facilmente riconoscibili grazie alla loro forma tipica, caratterizzata da un disco concavo agganciato a una bomba, sono fatti di rame e possono essere nascosti facilmente in diversi oggetti di uso comune, come barattoli di caffè, pentole o altri contenitori. Una volta attivata la potente e compatta carica esplosiva dell’Efp, il disco di rame viene sparato nella direzione in cui è puntato, trasformandolo in un proiettile ad alta velocità.
Vecchia conoscenza
Oltre ad avere una portata di 12 metri, queste munizioni sono particolarmente precise e distruttive a distanza ravvicinata, essendo in grado di bucare anche le spesse lamiere dei mezzi blindati, muri e causare gravissimi danni al personale umano a causa delle schegge di rame lanciate con l’esplosione. Tra il 2005 e il 2011, come riporta il Washington Post, solo questi esplosivi hanno ucciso 196 soldati delle truppe statunitensi, su un totale di 4mila morti, e ne hanno feriti altri 900.
Come ha scritto su X l’analista John Spencer, capo del dipartimento di studi sulla guerriglia del Modern war institute, “tra le molte sfide che l’Idf dovrà affrontare in una campagna di terra a Gaza ce n’è una che abbiamo temuto quotidianamente in Iraq: l’ordigno esplosivo iraniano Explosively formed penetrator“. Infatti, tra le armi catturate da Israele nei primi raid di risposta contro Hamas, si trovano decine e decine di Efp che però, assieme alle altre, costituirebbero appena il 20% dell’arsenale dei fondamentalisti.
È praticamente certo, quindi, che Hamas abbia disseminato di Efp i suoi tunnel e le strade della Striscia di Gaza, in corrispondenza dei punti di accesso che verranno usati dalle Idf per l’invasione su larga scala. E nonostante le truppe israeliane siano consapevoli e preparate al pericolo, è altamente improbabile riuscire a scampare a questi esplosivi negli spazi angusti delle città distrutte o per le truppe impegnate nella ricognizione dei tunnel. Tra i vari motivi per cui l’attacco di terra da parte di Israele non è ancora cominciato, come ha confermato alla Cnbc l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Daniel Kurtzer, vi è anche la preoccupazione tattica delle conseguenze di questi ordigni sulle truppe di fanteria.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-10-20 10:07:53 ,